23 Maggio 2025
𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐀𝐓𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐒𝐎𝐍𝐎 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐈 “𝐂𝐀𝐏𝐀𝐂𝐈”!
Spesso, in commemorazioni come quella di oggi in ricordo dell’eccidio di Capaci, si corre il rischio di scivolare nella facile retorica delle parole, con frasi preconfezionate e slogan stancamente ripetuti, con tirate presenze di circostanza, tutti elementi capaci di vanificare il senso di ricordo, della memoria e della testimonianza per chi, come i giovani studenti, nel 1992 non era neanche nato.
Ciò che è accaduto oggi, invece, è stato qualcosa di straordinario, certamente senza precedenti.
I protagonisti sono stati i ragazzi degli Istituti Superiori di Caltagirone, Grammichele e Scordia che si sono cimentati nella realizzazione di splendidi cortometraggi sulla tematiche scelte tra le tante previste dal bando di partecipazione realizzato dall’ANM, cui ha da subito fattivamente collaborato il COA di Caltagirone.
Sullo sfondo della magia musicale dei “Bellamorea”, vari i temi affrontati, dal Revenge porne, al delicato tema del “Fine vita”, per passare alla “diversità” e finire alle violenze, alla pedofilia, agli abusi.
Una giuria composta dal Vescovo, da magistrati, avvocati, forze di polizia e politici ha attribuito un maggior punteggio al progetto realizzato dall’Istituto Majorana-Arcoleo di Caltagirone, ma in realtà hanno vinto tutti, ha trionfato il coraggio di affrontare delle tematiche scottanti ed attuali, ha prevalso l’audacia di trattare problematiche delicate senza pregiudizi e vergogna, rifuggendo dalla viltà di voltarsi dall’altra parte quasi a volerle esorcizzare o, ancor più, negarne la stessa esistenza.
E credo che in tutto questo il messaggio di Falcone oggi sia stato quanto mai fecondo ed attuale nella misura in cui, con il suo esempio di uomo e di magistrato, ci ha dimostrato che con le paure ci si convive ma che da esse non ci si deve fare condizionare.
Il coraggio di sconfiggere i silenzi, la capacità di accettare la diversità, la maturità di affrontare delicate tematiche etiche e morali, segnali importanti per il riscatto di una nuova generazione, troppo spesso, ed ingiustamente, tacciata di insipienza ed indolenza.
AD MAIORA, SEMPER!
Avv. Gianfranco Morello







Modificato: 23 Maggio 2025