Istituzione Commissione per i Diritti Umani presso il COA di Caltagirone

L'indifferenza è la via più rapida verso la perdita dell'umanità

Data: 22 Settembre 2025

Il COA di Caltagirone, nel corso della seduta del 12 settembre 2025, ha approvato all’unanimità un deliberato con il quale ha fortemente condannato ciò che sta accadendo a Gaza, un genocidio senza precedenti nella storia moderna, per gravità, per crudeltà, per disumanità, per la sistematica violazione dei diritti umani e del diritto internazionale.
I crimini di guerra commessi dallo Stato di Israele rientrano infatti appieno nella definizione contenuta nella Convenzione Adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 260 (III) A del 9 dicembre 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine genocidio ratificata dall’Italia con la Legge n. 153 dell’11 marzo 1952.
Una guerra contro civile inermi, soggetti al perfido diktat di morire di fame o ammazzati sotto le bombe israeliane.
E tutto sotto gli occhi inerti della comunità internazionale, dell’UE e di tutti i governi, i quali si sono inopinatamente rifiutati di sospendere gli accordi di cooperazione, adottare misure restrittive o verifiche di emergenza, in diretta violazione del diritto internazionale ed europeo.
Palesi le violazioni dei quattro principi fondamentali del diritto internazionale pubblico, applicabili all’Unione con 𝐥’𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐞𝐧𝐨𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨, 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐮𝐭𝐨𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞, 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐞𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐥𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚, 𝐥’𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨.
A ciò si aggiunge una chiara violazione del Trattato sul commercio delle armi (ATT), di cui tutti gli Stati membri dell’Ue sono firmatari, e della Posizione Comune 2008/944/PESC che vieta i trasferimenti di armi in caso di evidente rischio di utilizzo per commettere gravi violazioni del diritto umanitario, mentre diversi Stati membri, compresa l’Italia, hanno continuato a fornire armi a Israele, nel silenzio delle istituzioni europee, oltre che ad ospitare centinaia di militari israeliani in vacanza.
La missione della 𝑮𝒍𝒐𝒃𝒂𝒍 𝑺𝒖𝒎𝒖𝒅 𝑭𝒍𝒐𝒕𝒊𝒍𝒍𝒂, “il più grande progetto di solidarietà internazionale della storia, partito dal basso” che ha mobilitato singole persone di ogni parte del mondo, un messaggio di Pace affinché Governi e Istituzioni intervengano per interrompere l’assedio a Gaza e per aprire la strada a un futuro di libertà e di pace duratura per la popolazione palestinese, è sotto attacco (dopo i fatti accaduti la notte tra il 9 ed il 10 settembre, anche stanotte la flotta è stata attaccata) circostanza, quest’ultima, che ha spinto il nostro Governo ad inviare una nave militare per tutelare l’incolumità dei nostri connazionali presenti.
In questo contesto è fondamentale che l’UE e tutti gli Stati che ne fanno parte pretendano il rispetto del diritto internazionale e si attivino con urgenza per porre fine ai crimini di guerra e al genocidio in atto e, quindi, per rompere l’embargo e l’isolamento del popolo palestinese, consentendo, nelle more, alla 𝐺𝑙𝑜𝑏𝑎𝑙 𝑆𝑢𝑚𝑢𝑑 𝐹𝑙𝑜𝑡𝑖𝑙𝑙𝑎 di portare a termine la propria missione.
La risoluzione adottata dal Parlamento Europeo l’11.09.2025, in cui si chiede, tra l’altro, agli stati membri di valutare il riconoscimento dello stato di Palestina, costituisce un primo passo, anche se pallido e assai tardivo, per fermare lo sterminio della popolazione civile di Gaza.
Con il presente comunicato, si intende, quindi, richiamare l’attenzione della comunità internazionale, delle istituzioni europee e nazionali affinché si adoperino, con la massima urgenza, per la tutela effettiva dei diritti fondamentali delle persone coinvolte nel genocidio in atto, promuovendo ogni azione necessaria ad interrompere questo fiume di violenza senza fine, che, per l’entità assunta, non può trovare alcuna giustificazione di sorta e fornisca idoneo supporto alle iniziative concrete partite dal basso proprio per superare la loro inerzia.
Il C.O.A. di Caltagirone, su proposta dei Consiglieri Bellino e Morello, al fine di incoraggiare il ruolo dell’Avvocatura come presidio a tutela dei Diritti Umani, intende istituire la Commissione per i diritti Umani, con il compito di promuoverne lo studio e l’approfondimento non solo tra i propri iscritti, ma anche nei confronti della società civile anche attraverso l’organizzazione di eventi formativi dedicati interagendo con le pubbliche amministrazioni e con tutti gli ordini professionali, gli enti e le associazioni che si prefiggono di diffondere la cultura del diritto e dei diritti umani in particolare; raccogliere e diffondere informazioni sulle violazioni dei diritti umani, sostenere le persone le cui violazioni dei diritti umani sono state commesse; garantire che i responsabili siano portati a giudizio e per porre fine all’impunità; favorire e sostenere una migliore 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑛𝑐𝑒 e politiche governative in materia di diritti umani.
Invita, pertanto, i Colleghi del Foro di Caltagirone che fossero interessati, ad esprimere la propria candidatura come Commissari.